Pauline Black e compagni celebrano il loro primo album in uno dei templi storici della musica londinese
Noi di dB abbiamo già avuto la fortuna di assistere ad un live dei The Selecter al Dour Festival del 2011.
Sessante minuti tirati di 2 Tone, sotto la pioggia all’ora di pranzo, che reputiamo tra i migliori live a cui abbiamo assistito.
Ci sembra doveroso quindi fare un salto alla celebrazione di un evento davvero importante.
Il 28 novembre i The Selecter tornano a Londra, esattamente al KOKO di Camden Town, per una notte che unisce passato e presente, celebrando quarantacinque anni di musica e impegno sociale.
Sul palco del KOKO, il pubblico sarà testimone di un incontro tra memoria e attualità, in una location che è già di per sè un pezzo di storia.
The Selecter, protagonisti della rinascita del movimento 2 Tone a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, festeggeranno il 45º anniversario del loro album di debutto Too Much Pressure (1980), pubblicato su 2 Tone/Chrysalis Records.
INFO & BIGLIETTI

La serata londinese vedrà in scaletta brani storici come On My Radio, Three Minute Hero e Too Much Pressure.
A guidare la formazione sarà Pauline Black O.B.E accompagnata dal batterista originale Charley “Aitch” Bembridge.
[guarda qui il film 2 Tone Story premiato BFI London Film Festival]
In apertura, i The Hempolics porteranno un assaggio di reggae contemporaneo, dopo essere stati definiti da BBC 6 Music come una delle migliori nuove reggae band.

L’album Too Much Pressure non è solo una pietra miliare dello ska 2-Tone: è anche un ritratto nitido delle tensioni sociali dell’Inghilterra di fine anni ’70.
Brani come Too Much Pressure parlano apertamente di stress, alienazione e ingiustizie quotidiane, riflettendo il clima di disoccupazione e conflitti di classe.
On My Radio ironizza sui contenuti ripetitivi e commerciali delle stazioni radio, ponendo un messaggio di resistenza culturale.
Three Minute Hero racconta la routine frenetica della vita lavorativa, sottolineando il contrasto tra i sogni e la realtà di chi vive in una società industriale in trasformazione.
La voce di Pauline Black e l’energia della band trasformano la denuncia sociale in una festa collettiva, in piena coerenza con lo spirito 2-Tone.
I The Selecter nacquero nello stesso contesto culturale che vide emergere The Specials, Madness e The Beat.
Come i loro contemporanei, hanno unito ska e reggae a testi impegnati, diventando simbolo di multiculturalità e convivenza.
A differenza dei Madness, più incline a narrazioni urbane leggere e ironiche, The Selecter hanno mantenuto un approccio militante, simile a quello di The Specials ma con una fluidità musicale capace di attraversare generi.
Il bianco e nero del logo 2-Tone non era solo un elemento estetico: rappresentava un’idea di convivenza culturale che The Selecter continua a incarnare.
La loro carriera attraversa decenni e cambi di formazione.
Dal debutto fino a Celebrate the Bullet (1981), con sonorità più cupe e riflessive, passando per il ritorno negli anni ’90 con The Happy Album (1994), un esperimento tra ska, hip-hop e orchestrazioni, la band ha saputo reinventarsi senza perdere identità.
La perdita di Arthur “Gaps” Hendrickson, co-voce storica scomparsa nel 2024, ha segnato profondamente la formazione, ma non ne ha arrestato la carica artistica.

KOKO
Il KOKO non è una location qualunque.
Nato nel 1900 come Camden Theatre, trasformato in cinema e poi in studio BBC, divenne negli anni 70 il Music Machine, epicentro della scena punk.
Ha ospitato nomi leggendari come Rolling Stones e The Clash.
Dopo un incendio nel 2020 che ne distrusse parte della struttura, è stato restaurato e riaperto nel 2022, con spazi rinnovati come House of KOKO e Café KOKO.
Oggi è una delle sale concerto più rinomate di Londra, capace di ospitare tra 1.410 e 1.500 spettatori.
Sarà una celebrazione della storia dello ska britannico, di una band che ha saputo raccontare la società attraverso la musica, e di un locale che da oltre un secolo è cuore pulsante della scena musicale londinese.