Domenica 13 luglio Salmon Magazine, in collaborazione con lo staff di Centrale Fies, sarà a Verona per un ascolto collettivo dell’album Ecstatic Computation della compositrice e musicista Caterina Barbieri, alla quale abbiamo dedicato un articolo lo scorso novembre. (leggi qui)
L’evento si inserisce nel programma di avvicinamento a LIVE WORKS SUMMIT, curato da Centrale Fies, previsto per il 18, 19 e 20 luglio a Dro (TN).
La rassegna vedrà una programmazione dedicata alla performance art contemporanea in tutte le sue forme più ibride, sperimentali e politiche.
L’ascolto collettivo dell’album Ecstatic Computation si terrà in una location non convenzionale sulle Torricelle, solitamente non accessibile al pubblico.
Tutte le info sulla location iscrivendosi al sito salmonmagazine.com

Salmon Magazine è nata a Verona nel 2013 come rivista trimestrale cartacea gratuita, pensata per segnalare eventi culturali e iniziative locali con un approccio fresco e informale, focalizzata sul sottobosco culturale della città e della provincia.
Il nome richiama il colore rosa salmone del numero #00.
La pubblicazione cartacea viene distribuita gratuitamente sul territorio come “esca” per indirizzare il pubblico verso il sito web salmonmagazine.com e i profili social.
Il magazine combina testi, fotografie e un calendario eventi dedicato a festival, concerti, mostre, sagre e performance che spesso non trovano spazio sui media tradizionali.
Viene prodotto ogni sei mesi con edizioni cartacee che fungono da introduzione al portale online.
Salmon Magazine è attualmente gestita dall’Associazione culturale Fuori Scala, con sede a Verona.
L’attività è supportata da una community locale che ne riconosce il valore come punto di riferimento per la scoperta di iniziative culturali in città.
Su Reddit utenti veronesi segnalano Salmon come fonte affidabile per scoprire eventi culturali, definendolo “l’affidabilissimo Salmon Magazine”.

Centrale Fies è un centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee, situato all’interno di una centrale idroelettrica di inizio Novecento, tuttora parzialmente in funzione, di proprietà di Hydro Dolomiti Energia.
Il progetto nasce nel 1999 da un’idea di Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi con la Cooperativa Il Gaviale, sviluppandosi a partire dall’esperienza del festival Drodesera, attivo fin dal 1980.
Centrale Fies rappresenta uno dei primi esempi in Italia di rigenerazione di archeologia industriale a fini culturali e artistici.
In oltre vent’anni di attività ha consolidato un modello operativo fondato sulla sperimentazione, la multidisciplinarità e l’interazione tra ricerca artistica e territorio.
Attraverso programmi di residenza, produzione e curatela, il centro ospita artisti, curatori e ricercatori provenienti da diversi contesti internazionali, offrendo loro risorse per lo sviluppo di progetti indipendenti e collaborativi.
La struttura è parte integrante della rete europea APAP – Advancing Performing Arts Project e opera con il sostegno di soggetti pubblici e privati, tra cui Provincia Autonoma di Trento, Ministero della Cultura, Comune di Dro, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Fondazione Caritro, Hydro Dolomiti Energia e Cassa Rurale Alto Garda.
Centrale Fies promuove un approccio trasversale alle arti performative contemporanee, integrando anche ambiti come l’educazione, il turismo, la progettazione culturale e il design, attraverso il progetto Fies Core.
Con un’attenzione costante alla sostenibilità e alla dimensione collettiva del lavoro culturale, si configura oggi come un punto di riferimento stabile per la ricerca artistica a livello nazionale e internazionale.