Kneecap

Glastonbury 2025, aperta indagine su Bob Vylan e Kneecap per le frasi contro l’IDF

La polizia di Avon e Somerset, in Inghilterra, ha confermato di aver aperto un’indagine in seguito alle esibizioni di Bob Vylan e Kneecap, andate in scena durante l’edizione 2025 del Glastonbury Festival, svoltasi lo scorso fine settimana.

L’inchiesta, attualmente in fase preliminare.

L’episodio è stato inizialmente classificato come “incidente di ordine pubblico”, ma la vicenda ha rapidamente assunto dimensioni nazionali.

Il caso Bob Vylan: slogan anti-IDF e polemiche in diretta

A scatenare polemiche è stata l’esibizione del duo punk-rap Bob Vylan, trasmessa in diretta sulla BBC, durante la quale il cantante Pascal Robinson-Foster ha incitato il pubblico a unirsi nel coro “morte, morte all’IDF”, ovvero alle Forze di Difesa Israeliane.

 

La frase ha suscitato immediate reazioni di condanna da parte di esponenti politici, media ed esponenti della comunità ebraica.

La BBC è finita sotto accusa per non aver interrotto la trasmissione: l’emittente ha successivamente ammesso l’errore, definendo le affermazioni “antisemite” e annunciando una revisione delle linee guida per la copertura degli eventi in diretta.

 

Il Ministero della Cultura ha dichiarato in Parlamento di aver contattato la BBC per esprimere preoccupazione e sollevare interrogativi sulla selezione degli artisti.

Anche l’autorità di regolamentazione Ofcom ha chiesto chiarimenti sull’accaduto, mentre gli organizzatori del festival si sono detti “inorriditi” dalle affermazioni, ritenute “inaccettabili e al di fuori di ogni limite tollerabile”.

BOB VYLAN

instagram.com/bobbyvylan

Bob Vylan è un duo londinese attivo dal 2017, formato da Bobby Vylan (voce, testi, produzione) e Bobb13 Vylan (batteria).

 

Il gruppo è noto per la miscela di punk, grime e rap, unita a testi esplicitamente politici.

Fortemente indipendenti, autoproducono i loro album e gestiscono la propria etichetta, la Ghost Theatre.

 

I brani trattano temi come il razzismo, brutalità della polizia,  povertà e classismo nel Regno Unito.

Album come We Live Here (2020) e Bob Vylan Presents the Price of Life (2022) hanno ricevuto ampi consensi, anche da testate come NME, The Guardian e Kerrang!.

I loro messaggi sono da sempre di protesta e attivismo. Bobby Vylan si è definito “in guerra contro l’ingiustizia”, posizionandosi apertamente contro le istituzioni britanniche, il colonialismo e il sistema economico dominante.

 

Dopo la performance a Glastonbury, l’artista ha pubblicato su Instagram la frase: “Ho detto quello che ho detto”, accompagnandola a una riflessione sul valore dell’attivismo.

Tuttavia, non ha chiarito il contenuto del coro. In una successiva dichiarazione video, ha affermato che “chiedere la fine del massacro di innocenti non è mai sbagliato”, precisando che la sua rabbia era rivolta all’esercito israeliano, non ai civili.

 

Secondo alcune fonti, i membri della band — che avrebbero dovuto partire per un tour negli Stati Uniti — si sarebbero visti revocare i visti d’ingresso.

Il vice segretario di Stato americano, Christopher Landau, ha dichiarato: “Gli stranieri che glorificano la violenza e l’odio non sono i benvenuti”.

KNEECAP

Anche l’esibizione del collettivo rap nordirlandese KNEECAP è oggetto di indagine.

Formato a Belfast nel 2017, il gruppo è composto da tre membri: Mo Chara (Liam Óg Ó hAnnaidh), Móglaí Bap e DJ Próvaí.

KNEECAP si è distinto per l’originale fusione di lingua irlandese e inglese nei propri testi, unendo sonorità rap a elementi della cultura urbana contemporanea, accompagnati da una forte carica di ironia provocatoria.

 

I testi della band affrontano temi profondamente radicati nella realtà socio-politica dell’Irlanda del Nord, critica nei confronti del colonialismo britannico ancora percepito come una presenza oppressiva nella regione. 

Il gruppo ha inoltre espresso in più occasioni solidarietà alla causa palestinese, inserendo nel proprio repertorio riferimenti politici che hanno alimentato sia sostegno che controversie.

I concerti di KNEECAP sono spesso accompagnati da simboli politici e dichiarazioni forti, che sfidano apertamente le autorità britanniche e le narrative ufficiali.

 

Nel 2024 hanno annunciato la realizzazione di un biopic sulla loro storia, co-finanziato dalla BBC, progetto che ha ulteriormente acceso il dibattito intorno al gruppo e al loro ruolo di portavoce di tematiche politiche sensibili.

Attualmente, Liam Óg Ó hAnnaidh è sotto processo con l’accusa di aver mostrato durante un concerto la bandiera di Hezbollah.

 

Per quanto riguarda il Glastonbury Festival 2025, l’esibizione di KNEECAP non è stata trasmessa in diretta televisiva, tuttavia la BBC ha successivamente reso disponibile una registrazione quasi integrale della performance sul proprio portale iPlayer. 

 

Questa pubblicazione è ora anch’essa oggetto di verifica nell’ambito dell’indagine avviata dalla polizia di Avon e Somerset, che esamina tutti gli aspetti relativi alle due esibizioni contestate.

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