Sabato 12 luglio Codalunga, spazio culturale indipendente, ospiterà un evento con la partecipazione del duo musicale Escape-ism e dell’artista e regista spagnolo Carlos Casas.
L’evento inizierà alle 19.30 e si terrà a via Martiri della Libertà 32 a Vittorio Veneto (TV).

Codalunga è uno spazio culturale indipendente situato a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.
Fondato nel 2005 come sezione dello studio dell’artista Nico Vascellari, Codalunga ha l’obiettivo di offrire una piattaforma per l’arte contemporanea in un contesto geografico e culturale periferico.
Nel corso degli anni ha ospitato oltre 200 eventi tra mostre, performance e progetti collaborativi.
Tra gli artisti che hanno partecipato figurano nomi di rilievo internazionale quali Charlemagne Palestine, Jimmy Durham, Enzo Cucchi, William Basinski, Black Dice, Arto Lindsay, Prurient, Ghedalia Tazartes, John Duncan, Banks Violette, Ari Marcopoulos, Mat Brinkman e Diego Perrone.
Codalunga si distingue per la sua autonomia gestionale e per un approccio curatoriale non convenzionale, che favorisce la sperimentazione e il dialogo diretto tra artisti e pubblico.
La struttura è indipendente e autofinanziata, con una gestione snella e flessibile che consente di rispondere rapidamente alle esigenze artistiche e culturali.

ESCAPE-ISM
ESCAPE-ISM è il progetto musicale che vede collaborare Ian Svenonius – figura storica della scena alternativa di Washington D.C. – con Sandi Denton.
Il duo propone un’esperienza sonora volutamente essenziale, grezza e spigolosa, che rifiuta ogni forma di compromesso con l’estetica levigata del mainstream.
La loro musica si basa su strutture minimali, strumentazione ridotta all’osso, drum machine, chitarra e voce.
I testi assumono spesso la forma di slogan o proclami.
Il tono predicatorio e l’ironia tagliente conferiscono al progetto una precisa identità politica e stilistica.
ESCAPE-ISM si è affermato con l’album d’esordio Introduction to Escape-ism (2017), seguito da The Lost Record (2018), Rated Z (2021) e, più recentemente, Charge of the Love Brigade (2025).
Brani come Rome Wasn’t Burnt in a Day, (I Was Born With A) Woman’s Intuition, Suffer No Fool e Black Gold rappresentano al meglio l’approccio del duo: una forma di rock sperimentale che affonda le radici nel post-punk, nel proto-elettronico e nella cultura underground degli anni Settanta.

CARLOS CASAS
Carlos Casas presenterà Feston di Valmarin, una performance sonora concepita per ambienti immersivi.
Nato a Barcellona nel 1974, è un artista e regista attivo tra Parigi e il contesto internazionale.
La sua pratica comprende film, suono e arti visive, con un approccio che integra ricerca territoriale, esplorazione paesaggistica e riflessione ecologica.
Le sue opere affrontano in particolare le relazioni tra ambiente, percezione e memoria, indagando la soglia tra documentario e astrazione.
Le sue installazioni e film sono stati presentati in numerose esposizioni internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Shanghai, la Biennale di Bangkok e la Biennale di Istanbul.
I suoi lavori audiovisivi sono stati selezionati e premiati in diversi festival di rilievo, tra cui la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, l’International Film Festival Rotterdam, il Buenos Aires International Festival of Independent Cinema, il Mexico International Film Festival, CPH:DOX Copenhagen e FID Marseille.
Retrospettive del suo cinema sono state ospitate in festival e cineteche in città come Madrid, Bruxelles e Città del Messico.
Casas ha esposto e performato presso istituzioni e gallerie internazionali tra cui Tate Modern (Londra), Fondation Cartier, Palais de Tokyo e Centre Pompidou (Parigi), NTU CCA (Singapore), Hangar Bicocca e La Triennale (Milano), CCCB (Barcellona), Matadero e Museo Reina Sofía (Madrid), MAAT (Lisbona), GAM (Torino), Bozar e Kunstenfestivaldesarts (Bruxelles).
Nel 2024 ha rappresentato la Catalogna alla 60ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia con il progetto Bestiari, realizzato in collaborazione con l’Institut Ramon Llull.
L’opera ha proposto una riflessione audiovisiva sui parchi naturali catalani, combinando registrazioni ambientali, narrazione sonora e rappresentazione simbolica del rapporto tra umano e non umano.
Feston di Valmarin, la performance in programma al Codalunga, si inserisce pienamente in questa traiettoria di ricerca.
L’intervento combina componenti architettoniche del suono, costruzioni narrative non lineari e una riflessione sensoriale sullo spazio performativo.