Non ricordo l’anno dell’unico concerto di Tricky visto in vita mia, non ne trovo traccia sul web, probabilmente parliamo del 2001 o giù di lì.
Ricordo il freddo all’uscita, che fece a botte con l’alta temperatura corporea provocata dallo show di sir Adrian Knowles.
Show iniziato con l’invito a salire sul palco ad un suo presunto amico “gangster” e conclusosi con una decina di minuti di batteria elettronica, encore in versione quasi techno di qualche brano di cui non ho memoria.
Bazzicavamo già da qualche anno Tricky e la sua musica, conosciuta nelle precedenti estati inglesi, grazie ai CD allegati a magazine come NME e Mojo.
Bibbie musicali inneggianti ai Mercury Prize ovvero i dischi dell’anno in UK, che negli anni ’90 videro in elenco capolavori come Screamadelica dei Primal Scream, New Forms di Roni Size & Reprazent e Bring It On di Gomez.
L’edizione 1995 dei Mercury Prize vide vincitore Dummy dei Portishead ed aveva tra le nominees Leftism dei Leftfield, l’album omonimo degli Elastica, PJ Harvey, Oasis e Supergrass ed ovviamente Maxinquaye di Tricky, ipnotico capolavoro di debutto del rapper e producer di Bristol.

L’ALBUM
Come detto, Maxinquaye rappresenta il debutto di Tricky.
Il titolo è un omaggio alla madre Maxine Quaye, scomparsa quando lui aveva quattro anni, alla quale è dedicato l’intero disco.
L’album è stato pubblicato dall’etichetta 4th & B’way Records, costola della più famosa Island Records.
La registrazione avvenne principalmente nel 1994 presso lo studio casalingo di Tricky a Kilburn, in una Londra la cui scena musicale era dominata dalla jungle e dalle radio pirata.
Ulteriori sessioni di studio si svolsero presso i Loveshack e Eastcote Studios a Notting Hill. Per le registrazioni, Island Records ha fornito attrezzature specifiche richieste da Tricky, che tra i suoi “capricci” scelse un campionatore Akai S1000, un computer Atari 1040 con software Logic, un registratore Alesis ADAT, un microfono AKG C3000, un compressore Behringer Composer ed un mixer Mackie 1604.
La lavorazione del disco ha visto la collaborazione di diversi artisti, prima fra tutti Martina Topley-Bird che ha dato un contribuito fondamentale con la sua voce in diverse tracce, tra cui Overcome e Black Steel.
Alison Goldfrapp ha prestato la sua voce nel brano Pumpkin mentre maestri come Howie B e Mark Saunders hanno partecipato come produttori.
L’album ha ricevuto ampi consensi dalla critica ed ha contribuito a consolidare la reputazione di Tricky come uno degli artisti più innovativi della scena musicale britannica degli anni ’90.
L’album ha raggiunto la terza posizione nelle classifiche britanniche e la decima in quelle statunitensi.
È stato acclamato dalla critica, con riviste come NME e Melody Maker che lo hanno nominato album dell’anno nel 1995.
Nonostante il successo, Tricky ha espresso disappunto per l’etichetta “trip hop” assegnata alla sua musica, ritenendo che limitasse la portata e la complessità del suo lavoro.
Una curiosità interessante riguarda la traccia Hell Is Round the Corner, che campiona Ike’s Rap II di Isaac Hayes, lo stesso brano utilizzato dai Portishead per Glory Box.
Questo dimostra come gli artisti di Bristol condividessero influenze e ispirazioni simili durante quel periodo.


L’IMPATTO DEVASTANTE DELLA VOCE DI MARTINA TOPLEY-BIRD
La collaborazione con Martina Topley-Bird è stata fondamentale per il successo di Maxinquaye.
La sua voce eterea, ipnotica, sensuale ha fornito un contrasto affascinante con le basi sonore oscure e sperimentali create da Tricky.
La loro partnership musicale ha contribuito a definire il sound distintivo dell’album, creando atmosfere dark, fumose, in cui la voce di Martina fungevano da guida, un viaggio quasi lisergico.
Ancora oggi quando ne parlo con amici, definisco questo disco come tra i più sensuali ed ipnotici mai ascoltati.
Martina Gillian Topley-Bird ha iniziato la sua carriera collaborando con Tricky nel 1995, ha poi lavorato con lui su altri album come Nearly God e Pre-Millennium Tension nel 1996.
Nel 2003, Martina ha intrapreso la carriera solista con l’album Quixotic che ha ricevuto elogi dalla critica e una nomination al Mercury Prize.
Successivamente, ha pubblicato The Blue God nel 2008, prodotto da Danger Mouse e Some Place Simple nel 2010.
Oltre al lavoro solista, Martina ha collaborato con vari artisti e band, tra cui Massive Attack e Gorillaz.
I VIDEOCLIP ESTRATTI DA MAXINQUAYE

I videoclip realizzati per l’album “Maxinquaye” di Tricky nel 1995 rappresentano un’importante espressione artistica che combina elementi visivi e musicali per creare un’esperienza immersiva.
Aftermath
Diretto da Mike Lipscombe nel 1994, questo video utilizza una tonalità seppia per creare un’atmosfera cupa e intima.
Le riprese in un ambiente domestico oscuro, illuminate da una lampadina oscillante, enfatizzano il senso di claustrofobia e introspezione.
L’inclusione di elementi surreali, come una donna anziana con un acquario e scene pirotecniche, aggiunge profondità simbolica al video.
Ponderosa
Sempre diretto da Lipscombe nel 1994, il video mantiene la palette cromatica seppia e presenta Tricky e Martina Topley-Bird all’interno di un ascensore.
L’uso di simboli religiosi, come una statua di un angelo e un crocifisso in fiamme composto da carrelli della spesa, suggerisce temi di redenzione e sacrificio.
Overcome
Girato nel 1995 da Lipscombe sulla spiaggia di Camber Sands, il video adotta un’estetica fantascientifica.
Le immagini di persone in abiti d’epoca, un minivan e due elicotteri che sollevano un grande anello ovale dall’acqua creano un’atmosfera onirica e misteriosa.
La scelta di una location costiera e l’uso di simboli enigmatici contribuiscono a una narrazione visiva aperta a diverse interpretazioni.
Black Steel
Questo video del 1995, diretto da Lipscombe e Pinko, si distingue per l’uso della tipografia cinetica, con testi che appaiono dinamicamente sullo schermo.
La predominanza di Martina Topley-Bird nelle riprese, insieme a immagini di musicisti senza volto e giraffe, crea un’esperienza visiva surreale che riflette la natura sperimentale della traccia.
Hell Is Round The Corner
Diretto da Stéphane Sednaoui nel 1995, il video è caratterizzato da una dominante cromatica rossa.
La telecamera ruota intorno a Tricky in una stanza rossa, creando un effetto ipnotico. La sostituzione di Tricky con Martina durante il ritornello attraverso un movimento della testa aggiunge un elemento di sorpresa e fluidità all’esperienza visiva.
Pumpkin
Sempre diretto da Sednaoui nel 1995, il video utilizza una palette blu e presenta primi piani di Tricky e Alison Goldfrapp.
L’inclusione di un raggio laser rosso che attraversa il centro dell’inquadratura aggiunge un contrasto cromatico e un elemento di tensione visiva.
Questi videoclip non solo promuovono le tracce dell’album, ma amplificano anche i temi e le atmosfere presenti in “Maxinquaye”, offrendo una dimensione visiva complementare all’esperienza sonora.

TRICKY, LA SUA ESSENZA “NEARLY GOD”
La carriera musicale di Tricky è iniziata alla fine degli anni ’80 come membro del collettivo musicale Wild Bunch, che includeva anche il gruppo Massive Attack.
Nel 1991, Tricky iniziò a farsi notare come membro della crew, ma la sua carriera decollò quando entrò a far parte del progetto Massive Attack, contribuendo al loro celebre album Blue Lines (1991) come co-produttore e artista ospite in tracce come Daydreaming.
Tuttavia, la sua decisione di perseguire una carriera solista lo portò a distaccarsi dal collettivo per seguire una visione artistica più personale.
Dopo Maxinquaye, nel 1996 Tricky ha pubblicato Nearly God, un album di collaborazione che includeva artisti come David Bowie, PJ Harvey, Liz Fraser (dei Cocteau Twins) e altri, esplorando un sound ancora più sperimentale e variegato.
La stessa annata ha visto la pubblicazione di Pre-Millennium Tension, che si distaccava dal trip hop in favore di un suono più industriale, elettronico e caotico, trattando temi come la paranoia, l’alienazione e la violenza.
Nel 1998, l’album Angels with Dirty Faces ha continuato l’esplorazione di sonorità più morbide e melodiche, sebbene non privo di oscurità.
Tracce come Makes Me Wanna Die e Broken Homes hanno ricevuto un’accoglienza positiva, ma il disco ha visto una minore visibilità commerciale rispetto ai lavori precedenti.
Nel 1999, Tricky ha pubblicato Juxtapose, che ha segnato un ulteriore cambio di direzione sonora, con influenze più pop e rock, collaborando con artisti come Alanis Morissette e Cyndi Lauper.
L’album ha ricevuto un’accoglienza contrastante, con alcune critiche che lo hanno considerato un allontanamento dal suo stile originale.
Con Blowback (2001), Tricky ha deciso di abbracciare influenze più americane e della cultura hip hop.
L’album includeva il brano Mellow, che ha raggiunto una certa popolarità grazie alla sua fusione di rap e suoni elettronici e ha visto collaborazioni con artisti come Red Hot Chili Peppers e Maxine Quaye (figlia di sua madre).
Il 2003 ha visto l’uscita di Vulnerable, che ha registrato un ritorno a un sound più introspettivo e personale, con un’ulteriore esplorazione dei temi dell’isolamento e dell’introspezione.
Tricky ha continuato a mantenere un basso profilo rispetto alla scena musicale mainstream, preferendo etichette indipendenti e produttori minori.
Nel 2008, Tricky ha pubblicato Knowle West Boy, un album che riflette le sue radici a Bristol e la sua infanzia nel quartiere Knowle West.
Il disco ha ottenuto una risposta generalmente positiva dalla critica per la sua profondità emotiva e la sua connessione con la cultura di Bristol.
Nel 2010 è uscito Mixed Race, che ha continuato a esplorare la sua identità e la sua storia familiare, mantenendo una struttura musicale complessa e densa, ricca di influenze provenienti dalla musica world, hip hop, reggae e elettronica.
Nel 2013, Tricky ha pubblicato False Idols, che ha ricevuto recensioni favorevoli per la sua capacità di fondere suoni elettronici e ritmi tribali.
Questo album ha confermato la sua capacità di evolversi musicalmente pur mantenendo la sua identità artistica.
Dopo una pausa, nel 2020 è uscito Fall to Pieces, un disco che ha ricevuto una buona accoglienza, continuando a esplorare temi oscuri e intimi.
Oltre alla sua carriera da solista, Tricky ha avuto numerose collaborazioni con altri artisti.
Tra le collaborazioni più note figurano Massive Attack, con cui ha lavorato nel loro album Blue Lines, e con altri artisti come Björk, Grace Jones, Neneh Cherry, PJ Harvey e Alison Goldfrapp.
La sua influenza musicale ha travalicato i confini del trip hop, abbracciando generi come l’hip hop, l’elettronica, la musica industriale e il rock alternativo.
Nel corso della sua carriera, Tricky ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui un Q Award come miglior artista solista nel 1996 e una nomination al Mercury Prize.
La sua musica ha avuto un impatto duraturo sulla scena musicale degli anni ’90 e ha continuato a influenzare artisti contemporanei, non solo nel Regno Unito ma anche a livello internazionale.
