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Klang: Hyperlore e le prospettive ibride del suono al Mattatoio di Roma

Il 26 settembre  al Mattatoio di Roma si terrà l’appuntamento del Romaeuropa Festival 2025 intitolato “Klang: Hyperlore”, parte della programmazione UltraClub.


La serata è dedicata alla trasfigurazione della forma canzone e alla ricerca di un dialogo tra linguaggi sonori, performativi e visivi.

I biglietti per “Klang: Hyperlore” sono disponibili su romaeuropa.net/festival-2025

Protagonista della serata sarà Maria Arnal, artista della scena catalana contemporanea.
Il suo percorso musicale unisce avant-pop, elettronica e tradizione vocale polifonica, integrando il canto con linguaggi legati all’algoritmo, alla bioacustica e all’intelligenza artificiale.


Le collaborazioni hanno incluso lavori con John Talabot, con il coreografo Marcos Morau (La Veronal) e con istituzioni come il CCCB e il Barcelona Supercomputing Center.
Tra i suoi progetti recenti figurano “Maria Choir” e “Sirena”, opere che assumono la forma di installazione, organismo generativo e gesto politico.


L’uscita di “Flors de veu”, prevista per il 2025, amplia la ricerca sulla voce sintetica e sulle memorie del canto.

Il progetto “Hyperlore”, presentato da Klang, sarà articolato attraverso due performance che indagano la trasfigurazione della forma canzone e il suo dialogo con epoche, saperi e territori

 

Sara Persico è sound artist, compositrice e performer con base a Berlino.

La sua ricerca parte dal noise underground di Napoli e combina voce, elettronica analogica e field recordings.
L’attività si muove tra performance dal vivo, installazioni sonore e composizione estemporanea.
Le collaborazioni comprendono progetti con Caterina Barbieri, Andy Moor e Elvin Brandhi.
Ha presentato il proprio lavoro in contesti internazionali come CTM Festival, Berghain Kantine, Nyege Nyege Festival e documenta fifteen.
La sua pratica artistica si concentra sul suono come materia fisica e presenza performativa.
La discografia comprende l’album di debutto “Boundary” (Karlrecords, 2023) e il successivo “Sphaîra” (Subtext Recordings, 2025).

 

Érotiq è un progetto nato a Roma.
Il lavoro attraversa territori elettronici e immaginari simbolici per costruire un linguaggio che riflette sulle dinamiche di potere, sull’estetica e sui meccanismi della manipolazione.
Le performance integrano campionamenti, testi e materiali visivi che spaziano dalla propaganda alle immagini di conflitto.
Le produzioni delineano ambienti sonori caratterizzati da una tensione tra attrazione e inquietudine, tra desiderio e controllo.
Nel contesto di “Klang: Hyperlore”, Érotiq presenterà la performance dal vivo “EVROTIQ”, in prima assoluta per l’Italia.

 

A sostenere la serata figura anche Re:Humanism, progetto curatoriale che indaga il rapporto tra arte e intelligenza artificiale.


Dal 2018 Re:Humanism promuove Re:humanism Art Prize un premio internazionale per artisti e collettivi che sviluppano ricerche sull’uso delle tecnologie di machine learning e di sistemi computazionali nelle pratiche creative.

L’edizione, intitolata “Timeline Shift”, riflette sulle logiche estrattive di dati e risorse legate allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, proponendo modelli tecnologici più etici e inclusivi.

 

Saranno presentati due progetti.
“Improbable Excess” di Jess Tucker, installazione multimediale basata su motion capture e AI, indaga i processi di sorveglianza e la rappresentazione algoritmica dei corpi.


“Orynthia” di Valerie Tameu esplora il rapporto tra intelligenza artificiale, ecosistemi naturali e tradizioni culturali attraverso la figura di Mami Wata, utilizzando realtà virtuale e dataset rituali come strumenti di resistenza culturale.

 

L’appuntamento del 26 settembre è parte della cornice del Romaeuropa Festival 2025 e del progetto UltraClub, dedicato a pratiche sonore che mettono in dialogo musica elettronica, arti performative e ricerca visiva.

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