Il Festival Spinacorona 2025 torna a Napoli dal 25 al 28 settembre, confermandosi come uno degli appuntamenti più originali e attesi della vita culturale della città.
Ideato e diretto da Michele Campanella, il festival unisce la musica alla bellezza dei luoghi, trasformando il centro storico in un grande palcoscenico diffuso.
Quindici spazi straordinari, tra chiese, basiliche, palazzi e musei, accoglieranno venti concerti gratuiti con la partecipazione di sessantasei artisti.
Ogni sede, scelta con cura nel cuore di Napoli, diventa parte integrante del racconto: dalla Basilica Maria Santissima del Carmine Maggiore alla Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, dalla Biblioteca Universitaria al Real Museo di Mineralogia, dal Gesù Vecchio all’Ex Ospedale della Pace.
L’ingresso sarà libero, senza prenotazione, fino a esaurimento posti, e il pubblico potrà accedere alle sedi a partire da trenta minuti prima di ciascun concerto.
Il cartellone intreccia grandi pagine della tradizione con scelte meno consuete.
L’apertura è affidata al Quartetto di Cremona, che insieme a Michele Campanella interpreterà il “Quartetto op. 41 n. 2” di Robert Schumann e il “Quintetto op. 34” di Johannes Brahms.
Non mancheranno i virtuosismi pianistici di Sandro De Palma, François-Joël Thiollier e Jacek Kortus, impegnati in programmi dedicati a Frédéric Chopin, tra cui la “Berceuse op. 57”, i “Notturni op. 27”, la “Ballata n. 1 op. 23” e la “Polonaise Fantaisie op. 61”.
L’Orchestra della Toscana, con la partecipazione di Monica Leone e dello stesso Michele Campanella, proporrà invece i Concerti per pianoforte e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart, il “KV 459” e il “KV 595”.
Il festival riserva anche omaggi speciali.
A Domenico Scarlatti sarà dedicato un concerto con le sue celebri sonate, eseguite da Enrico Baiano e Michele Campanella.
A Luciano Berio, figura centrale del Novecento, verrà reso tributo attraverso le “Sequenze” e altre pagine cameristiche.
Altri momenti significativi saranno offerti dal Kyiv Piano Duo, che eseguirà musiche di Franz Schubert, e dal concerto di Gianfranco Campagnoli e Mario Nappi, con variazioni su celebri standard jazz.
Accanto ai capolavori di Robert Schumann, Johannes Brahms, Frédéric Chopin, Franz Schubert e Wolfgang Amadeus Mozart, il pubblico potrà scoprire repertori meno frequentati, come il “Trio op. 29” di Vincent d’Indy, composizioni di Philippe Gaubert, pagine di Arvo Pärt, Bernd Alois Zimmermann e Paul Hindemith, insieme a brani di Francis Poulenc, Camille Saint-Saëns e Maurice Ravel.
A completare l’esperienza, il festival si arricchisce delle opere pittoriche di Violante Varriale, realizzate appositamente per la nona edizione e utilizzate come segno visivo e narrativo della manifestazione.
Sostenuto dal Comune di Napoli e accolto con entusiasmo dal pubblico delle passate edizioni, Spinacorona conferma la sua vocazione inclusiva: un percorso gratuito e aperto a tutti, in cui la musica diventa chiave di accesso a luoghi spesso nascosti e occasione per vivere la città con occhi nuovi.